Birra Artigianale vs Birra Industriale: quali sono le differenze?

Le principali differenze tra la birra artigianale e quella industriale possono essere racchiuse in tre punti:

  • gusto diverso o uniforme;
  • processi produttivi, pastorizzazione e filtrazione;
  • presenza o meno di additivi chimici e conservanti.

Vediamo nel dettaglio quali sono le peculiarità dell’una e dell’altra, per individuare poi le principali differenze.

Birra Artigianale vs Birra Industriale: le differenze principali

Anche se non esiste una vera definizione di cosa sia la birra artigianale, può essere posta in antitesi alla birra industriale, un prodotto preparato da aziende e multinazionali e che viene diffusa su larga scala (supermercati, centri commerciali o nei locali).

Al contrario la birra artigianale è un prodotto più di nicchia e più particolare, meno diffuso e amato da intenditori. Inoltre spesso è una birra non pastorizzata o filtrata e realizzata con ingredienti di prima qualità.

Birra Artigianale: le caratteristiche

  • differenziazione del gusto e sapore inconfondibile;
  • assenza di pastorizzazione, ossia il processo in cui le bottiglie di birra sono portate a una temperatura di 60° per circa 30 minuti grazie al vapore. Non sottoponendo la birra a tale pratica, questa si conserverà meno rispetto a una birra industriale;
  • assenza di filtrazione che preserva al meglio le componenti che esaltano il profilo organolettico, sapori e aromi;
  • assenza di conservanti e additivi chimici;
  • ricerca continua volta a una costante sperimentazione, innovazione, individuazione di nuove ricette e sapori.

Birra Industriale: le caratteristiche

A differenza della birra artigianale, l’industriale viene prodotta in grandi quantità da aziende e multinazionali. Date le caratteristiche divergenti è necessario conoscere le sue peculiarità:

  • uniformazione del gusto poiché si tratta di birre omogenee perché, essendo a larga diffusione, deve rispecchiare i gusti della maggior parte delle persone;
  • filtrazione e pastorizzazione per garantire una maggiore conservazione del prodotto;
  • conservanti, additivi chimici, surrogati del malto d’orzo (mais e riso) sono presenti nelle birre industriali per ridurre anche i costi di produzione;
  • assenza di ricerca e sperimentazione ferma poiché le eventuali diversificazioni di prodotto avvengono in linea con gli obiettivi aziendali e con le linee di produzione alternative.

 

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